Meclon per infezioni vaginali crema vaginale tubo da 30g

Un prodotto:
Alfasigma
Codice AIC:
023703046
Meclon per infezioni vaginali crema vaginale tubo da 30g
CONFEZIONE DA 30 G
Meclon Crema Vaginale è una soluzione contro le infezioni causate da Trichomonas Vaginalis.
Le creme vaginali sono realizzate per poter essere somministrate a livello della mucosa vaginale in modo da andare a contrastare il battere, ovviamente ogni crema ha un principio attivo in base al disturbo che deve essere trattato.
La crema vaginale Meclon è un farmaco senza obbligo di prescrizione medica e contiene al suo interno due principi attivi: il Metronidazolo e il Clotrimazolo. Il primo è un antibiotico che agisce sui batteri anaerobi e sui protozoi, ovvero quegli organismi monocellulari che sono responsabili delle infezioni. Il Clotrimazolo, invece, è un farmaco di tipo antimicotico che va ad agire sulle infezioni causate da funghi.
Grazie alla presenza di questi due principi attivi, la crema Meclon può essere impiegata per la cure delle infezioni micotiche vaginali.
Tra queste infezioni quella più comune è la Candida, ma può essere impiegato anche per la cura delle cervico-vaginiti, delle vulvovaginiti causate da microrganismi come il Trichomonas vaginalis.
Le infezioni vaginali possono colpire tutte le donne, ma ci sono persone che possono essere colpite una volta nella vita e invece persone che sono più soggette ad avere infezioni vaginali.
Un episodio di Candida si può verificare facilmente, per esempio, dopo una cura antibiotica effettuata per altri motivi, in quanto questi farmaci vanno ad alterare l’equilibrio della flora vaginale andando quindi poi a generare la proliferazione dell’infezione.
La causa principale quindi risulta essere un’alterazione dell’ecosistema vaginale che può venire per diversi motivi come la cura antibiotica, ma anche un rapporto sessuale non protetto, oppure l’uso di indumenti intimi contaminati. Anche lo stress potrebbe essere una causa scatenante, oppure la menopausa in quanto porta ad uno squilibrio della flora vaginale.
Se invece gli episodi di infezioni diventano ricorrenti, ovvero più di 3 volte all’anno, è necessario attivare una valutazione medica per inquadrare il problema e assumere delle terapie mirate.
Per cercare di prevenire l’infezione vaginale è bene seguire sempre una corretta igiene intima, soprattutto nei casi in cui ci sono delle condizioni che possono andare ad abbassare le difese naturali.
Per l’igiene intima si consiglia sempre di lavarsi una volta al giorno, ma soprattutto dopo un rapporto sessuale, con saponi che non siano troppo aggressivi e che quindi potrebbero alterare l’equilibrio della flora batterica.
La modalità di detersione deve sempre avvenire dalla vagina verso l’ano in modo tale da non trasportare i germi nell’area vaginale.
Attenzione anche al tipo di biancheria intima utilizzata in quanto se troppo stretta può andare ad ostacolare la traspirazione cutanea: l’umidità che si forma aumenta il rischio di infezioni. Cercare di mantenere la pelle asciutta aumenta la possibilità di evitare qualsiasi contagio.
Anche l’alimentazione può avere un ruolo importante in quanto è meglio sempre seguire una dieta equilibrata e ricca di fibre in modo da andare a favorire il transito intestinale.
Sicuramente è importante non trascurare i primi sintomi, anche se sono molto leggeri e del tutto sopportabili, come bruciore, prurito e dolore durante i rapporti sessuali. Contattare sempre il proprio ginecologo, prima di assumere farmaci in quanto la terapia deve essere mirata per poter eliminare il germe, altrimenti potrebbe essere una guarigione solo parziale.
Meclon può essere una soluzione per queste infezioni e può essere usato anche dal partner sessuale a scopo preventivo per evitare che ci sia la possibilità di reinfezioni.
Durante la somministrazione di Meclon è consigliato evitare i rapporti sessuali, soprattutto per evitare che l’infezione venga trasmessa al partner.
Crema vaginale Cervico–vaginiti e vulvo–vaginiti causate da Trichomonas vaginalis anche se associato a Candida albicans, Gardnerella vaginalis ed altra flora batterica sensibile. MECLON crema vaginale può essere impiegato anche nel partner a scopo profilattico. Soluzione vaginale Coadiuvante nella terapia di cervico–vaginiti, vulvo–vaginiti causate da Trichomonas vaginalis anche se associato a Candida albicans, Gardnerella vaginalis ed altra flora batterica sensibile. MECLON soluzione vaginale può essere impiegato anche dopo altra terapia topica od orale, allo scopo di ridurre il rischio di recidive.
Ipersensibilità verso i principi attivi od uno qualsiasi degli eccipienti.
Crema vaginale Somministrare profondamente in vagina il contenuto di un applicatore una volta al giorno per almeno sei giorni consecutivi, preferibilmente alla sera prima di coricarsi, oppure secondo prescrizione medica. Nelle trichomoniasi, maggior sicurezza di risultato terapeutico si verifica con il contemporaneo uso di Metronidazolo per via orale sia nella donna non gestante che nel partner maschile. Per un’ottimale somministrazione si consiglia una posizione supina, con le gambe leggermente piegate ad angolo. Per ottenere una migliore sterilizzazione è preferibile spalmare un po’ di MECLON crema vaginale anche esternamente, a livello perivulvare e perianale. Se il medico prescrive il trattamento del partner a scopo profilattico, la crema deve essere applicata sul glande e sul prepuzio per almeno sei giorni. Istruzioni per l’uso: Dopo aver riempito di crema un applicatore, somministrare la crema in vagina mediante pressione sul pistone, fino a completo svuotamento. Soluzione vaginale Somministrare la soluzione vaginale pronta una volta al giorno, preferibilmente al mattino, oppure secondo prescrizione medica. Nella fase di attacco l’uso della soluzione vaginale deve essere associato ad adeguata terapia topica e/o orale. L’irrigazione va eseguita preferibilmente in posizione supina. Un lento svuotamento del flacone favorirà una più prolungata permanenza in vagina dei principi attivi e quindi una più efficace azione antimicrobica e detergente. Istruzioni per l’uso: Dopo aver versato il contenuto del flaconcino nel flacone, inserire la cannula vaginale sul collo del flacone stesso. Introdurre la cannula in vagina e somministrare l’intero contenuto.
Informi il paziente di evitare il contatto con gli occhi. L’impiego contemporaneo di Metronidazolo per via orale è soggetto alle controindicazioni, effetti collaterali ed avvertenze descritte per il prodotto summenzionato. Evitare il trattamento con Meclon durante il periodo mestruale. Con medicinali contenenti metronidazolo per uso sistemico sono stati segnalati casi di epatotossicità severa/insufficienza epatica acuta, comprendenti casi con esito fatale, con esordio molto rapido dopo l’inizio del trattamento in pazienti affetti da sindrome di Cockayne. Pertanto, in questa popolazione metronidazolo deve essere utilizzato dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio–beneficio e solo in mancanza di trattamenti alternativi. Le analisi della funzionalità epatica devono essere effettuate appena prima dell’inizio della terapia, durante e dopo la fine del trattamento, fino a quando i parametri della funzionalità epatica non saranno rientrati nella norma o non saranno raggiunti i valori al basale. Se i valori delle analisi della funzionalità epatica dovessero aumentare notevolmente durante il trattamento, il farmaco deve essere interrotto. I pazienti affetti da sindrome di Cockayne devono essere avvisati della necessità di segnalare immediatamente al medico qualsiasi sintomo di potenziali lesioni epatiche e di interrompere il trattamento con metronidazolo.
Nessuna.
Dato lo scarso assorbimento per applicazione locale dei principi attivi Metronidazolo e Clotrimazolo, le reazioni avverse riscontrate con le formulazioni topiche sono limitate a: Disturbi del sistema immunitario: Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): reazioni di ipersensibilità. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Molto rari (frequenza <1/10.000): fenomeni irritativi locali quale prurito, dermatite allergica da contatto, eruzioni cutanee. L’eventuale manifestarsi di effetti indesiderati comporta l’interruzione del trattamento.
In gravidanza il prodotto deve essere impiegato solo in caso di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.
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