Dicloreum Actigel Gel contro dolori muscolari tubo da 50g 1%

Un prodotto:
Alfasigma
Codice AIC:
035450016
Dicloreum Actigel Gel contro dolori muscolari tubo da 50g 1%
TUBO DA 50 GRAMMI
Dicloreum Actigel è un farmaco antinfiammatorio e antidolorifico per uso cutaneo a base di diclofenac idrossietilpirrolidina da utilizzare in caso di infiammazione e dolore direttamente sulla zona dolorante.
La sua azione è doppia in quanto riduce l’infiammazione e allevia il dolore nei problemi di natura reumatica o traumatica delle articolazioni, dei muscoli, dei tendini e dei legamenti.
L’infiammazione viene messa in atto dal nostro organismo in modo naturale come protezione per evitare la lesione di cellule o tessuti. La sua funzione è quella di limitare e riparare il danno nel minor tempo possibile.
Gli eventi che scatenano l’infiammazione possono essere di natura diversa, ma il meccanismo che sta alla base è il medesimo, ovvero vengono attivati due enzimi che si trovano nel nostro organismo e portano alla liberazione di prostaglandine.
Queste sostanze hanno una spiccata azione pro-infiammatoria, cioè sono capaci di promuovere l’infiammazione e quindi l’insorgenza dei sintomi ad essa associati.
Se si tratta di un’infiammazione localizzata si nota subito un aumento nella zona interessata dell’irrorazione sanguigna, in quanto vi è una vasodilatazione e una maggiore permeabilità dei piccoli vasi che vanno a nutrire i tessuti, inoltre portano via i prodotti di scarto. Questo processo fa sì che l’area interessata diventa subito calda, gonfia e arrossata.
Le prostaglandine svolgono anche un’azione di tipo irritante sulle terminazioni nervose della sensibilità e del dolore, che può essere di intensità variabile.
A volte l’infiammazione può essere molto fastidiosa ma in molti casi si rivela molto utile in quanto ci indica che in una particolare zona del nostro corpo qualcosa non va, può essere un danno banale, ma può trattarsi anche di qualcosa di più complesso al quale è importante porre rimedio.
La risposta infiammatoria è quindi un meccanismo automatico e locale che il nostro organismo attiva non appena un tessuto o delle cellule sono state lesionate con l’obiettivo di espellere e distruggere l’agente lesivo, eliminando germi e detriti cellulari, garantendo così una riparazione del tessuto danneggiato. Questa risposta è importante perché grazie all’irrorazione del sangue e al gonfiore causato nella zona lesa, vengono premute le terminazioni nervose che inviano al cervello un messaggio di dolore che può essere più o meno intenso.
Il dolore spesso è associato all’infiammazione, anche se sono due cose diverse, perché nella maggior parte delle volte un dolore che proviamo è scaturito da un’infiammazione sottostante. Infatti l’infiammazione si presenta con bruciore, arrossamento, gonfiore e appunto dolore.
Nel momento in cui il nostro corpo attiva un processo infiammatorio è bene curarla per andare ad evitare che la persistenza dell’infiammazione sia la causa di danni secondari ai tessuti.
I farmaci che possiamo utilizzare per curare l’infiammazione sono molteplici e sono i cosiddetti antinfiammatori in grado di andare a contrastare la produzione di prostaglandine.
Dicloreum Actigel è un farmaco anti-infiammatorio non steroideo con una doppia azione in quanto combatte l'infiammazione ed allevia il dolore.
La formulazione in gel consente di applicare il prodotto attraverso un massaggio sulla zona interessata, fino al completo assorbimento.
Grazie alla sua composizione, Dicloreum Actigel non unge, non macchia ed ha pH neutro; risulta quindi indicato anche per le pelli più delicate.
Dicloreum Actigel è disponibile nel formato in tubo da 50g e nel formato convenienza in tubo da 100g.
Per il trattamento locale di stati dolorosi e flogistici di natura reumatica o traumatica delle articolazioni, dei muscoli, dei tendini e dei legamenti.
Ipersensibilita' individuale accertata verso i componenti del prodotto; pazienti nei quali si sono verificati attacchi d'asma, orticaria o riniti acute dopo assunzione di acido acetilsalicilico o di altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), nonche' l'isopropanolo. Controindicato nel terzo trimestre di gravidanza. Bambini ed adolescenti: e' controindicato l'uso nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 14 anni.
Adulti al di sopra dei 18 anni: applicare il medicinale 3 o 4 volte al giorno sulla zona da trattare, frizionando leggermente. Il quantitativo da applicare dipende dalla dimensione della parte interessata. Per esempio 2-4 g di farmaco (quantitativo di dimensioni variabili tra una ciliegia e una noce) sono sufficienti per trattare un'area di 400-800 cm^2. Dopo l'applicazione, lavarsi le mani, altrimenti risulteranno anch'esse trattate con il gel. Usare solo per brevi periodi di trattamento. Adolescenti dai 14 anni ai 18 anni: applicare il farmaco 3 o 4 volte al giorno sulla zona da trattare, frizionando leggermente. Il quantitativo da applicare dipende dalla dimensione della parte interessata. Per esempio 2-4 g di medicinale (quantitativo di dimensioni variabili tra una ciliegia e una noce) sono sufficienti per trattare un'area di 400-800 cm^2. Dopo l'applicazione, lavarsi le mani, altrimenti risulteranno anch'esse trattate con il gel. Se questo prodotto e' necessario per piu' di 7 giorni per alleviare il dolore o se i sintomi peggiorano, consultare un medico. Bambini al di sotto dei 14 anni: sono disponibili dati insufficienti sull'efficacia e la sicurezza nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 14 anni. Pertanto, l'uso del medicinale e' controindicato nei bambini al di sotto dei 14 anni di eta'. Anziani: puo' essere impiegato il dosaggio abituale previsto per gli adulti.
La possibilita' di eventi avversi sistemici con l'applicazione di diclofenac topico non puo' essere esclusa se il preparato viene usato su aree cutanee estese e per un periodo prolungato. Il medicinale non deve essere applicato su ferite cutanee o lesioni aperte, ma solo su pelle intatta. Evitare che il preparato venga a contatto con gli occhi e le mucose. Il gel non deve essere ingerito. Nei pazienti anziani e/o sofferenti a livello gastrico si sconsiglia l'uso concomitante di farmaci antiflogistici sistemici. I pazienti asmatici, con malattie croniche ostruttive dei bronchi, rinite allergica o infiammazione della mucosa nasale (polipo nasale) reagiscono con attacchi asmatici, infiammazione locale della pelle o della mucosa (edema di Quincke) o orticaria al trattamento antireumatico effettuato con FANS piu' spesso di altri pazienti. L'impiego, specie se prolungato, di altri prodotti per uso topico puo' dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso e' necessario interrompere il trattamento e istituire una terapia idonea. Interrompere il trattamento se si sviluppa rash cutaneo dopo applicazione del prodotto. Il diclofenac topico puo' essere usato con bendaggi non occlusivi, ma non deve essere usato con un bendaggio occlusivo che non lasci passare aria.
Sebbene dagli studi di biodisponibilita' risulti improbabile un'interazione con altri farmaci, nei trattamenti ad alte dosi e protratti nel tempo si tenga presente la possibilita' di competizione tra il diclofenac assorbito ed altri farmaci ad alto legame con le proteine plasmatiche.
Le reazioni avverse sono elencate per frequenza, per prima la piu' frequente, utilizzando la seguente convenzione: comune (>= 1/100, <1/10); non comune (>= 1/1.000, <1/100); raro (>= 1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: ipersensibilita' (inclusa orticaria), edema angioneurotico. Infezioni e infestazioni. Molto raro: rash con pustole. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: asma. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash, eczema, eritema, dermatite (inclusa dermatite da contatto), prurito; raro: dermatite bollosa; molto raro: reazione di fotosensibilita'. L'utilizzo del prodotto in associazione con altri farmaci contenenti diclofenac puo' dar luogo a fenomeni di ipersensibilita' alla luce, eruzione cutanea con formazione di vescicole, eczema, eritema e reazioni cutanee a evoluzione grave (sindrome di Stevens-Johnson, sindrome di Lyell).
La concentrazione sistemica di diclofenac confrontata con formulazioni orali, e' piu' bassa dopo somministrazione topica. Facendo riferimento all'esperienza con trattamento con FANS per somministrazione sistemica, si raccomanda quanto segue: l'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. E' stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post- impianto e di mortalita' embrio-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il diclofenac non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se il diclofenac e' usato da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere mantenuta piu' bassa possibile e la durata del trattamento piu' breve possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente, il diclofenac e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Il diclofenac passa nel latte materno in piccole quantita'. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di medicinale non sono previsti effetti sul lattante. A causa della mancanza di studi controllati in donne che allattano, il prodotto deve essere usato durante l'allattamento solo sotto consiglio di un professionista sanitario. In questa circostanza, il farmaco non deve essere applicato sul seno delle madri che allattano, ne' altrove su aree estese di pelle o per un periodo prolungato di tempo.
Dicloreum Gel prezzo: € 5,30
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