BUSCOPAN ANTIACIDO COMPRESSE EFFERVESCENTI

Un prodotto:
Boehringer Ingelheim
Codice AIC:
039279017
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BUSCOPAN ANTIACIDO COMPRESSE EFFERVESCENTI
BLISTER 10 COMPRESSE
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Buscopan Antiacido è un medicinale adatto nel caso di crampi allo stomaco causati da un’iperacidità gastrica da assumere solo nel momento del bisogno. Alla base di un’iperacidità gastrica ci possono essere moltissime cause, da quelle più banali a quelle più gravi. Nella maggior parte dei casi l’acidità di stomaco è causata da periodi di forte stress, oppure in seguito ad un pranzo molto abbondante, ovvero cause passeggere, e non una causa specifica del nostro organismo. Ovviamente è sempre bene conoscere la causa del nostro malessere, soprattutto se questa acidità ci colpisce in modo frequente, diventando molto forte e invalidante.
L’acidità di stomaco è un disturbo che si presenta con sintomi ben precisi, il primo tra tutti è il bruciore di stomaco. In alcuni casi la risalita di succhi gastrici porta al reflusso gastroesofageo che si manifesta con altri sintomi associati come mal di gola, asma, rigurgiti di cibo, raucedine ecc. Nella maggior parte dei casi le cause di questo disturbo sono uno stile di vita non sano e delle cattive abitudini alimentari, in alcuni casi si possono associare invece delle patologie organiche, o una difficoltà a livello emotivo in quanto lo stomaco ha un forte collegamento con la nostra testa.
Nel caso di acidità di stomaco la prima cosa da fare è fare attenzione all’alimentazione giornaliera andando così ad eliminare alcuni cibi che potrebbero irritare la parete dello stomaco! Per esempio il caffè e il the sono tra i primi alimenti da eliminare se si soffre di acidità di stomaco. La verdura è un alimento indispensabile per il nostro stomaco: il finocchio per esempio è un toccasana per il benessere dell’organismo. La ricetta migliore per dare sollievo allo stomaco è comunque la leggerezza nei cibi e nei vari condimenti andando così ad eliminare i fritti, insaccati, olio e burro eccessivi.
Tra i migliori rimedi per affrontare l’acidità di stomaco ci sono:
- Il succo di limone diluito con un po’ di acqua aiuta a digerire e quindi ad alleviare il bruciore dello stomaco.
- Il cumino, una pianta erbacea tipica del Mediterraneo, è conosciuto per le ottime proprietà digestive. Viene infatti impiegato nelle tisane per attenuare il dolore e l’acidità.
- L’ananas a fine pasto può essere un alleato importante in quanto è ricco di bromelina, molto simile ad un enzima presente nello stomaco.
- Le mandorle, ma soprattutto l’olio contenuto in esse protegge le pareti dello stomaco. Per questo consigliano di mangiare 5 mandorle al giorno prima dei pasti in modo da prevenire il bruciore e l’acidità.
Se nessun tipo di rimedio naturale ha fatto effetto sul nostro stomaco allora diventa necessario assumere un farmaco antiacido. Buscopan antiacido è pensato proprio per rispondere a questo tipo di problema, una compressa può normalizzare la situazione e lo stomaco. La sua azione è garantita dal principio attivo, la Ranitidina che riesce a limitare la secrezione degli acidi gastrici impedendo così una produzione eccessiva di succhi gastrici.
Questo farmaco si deve assumere nel momento in cui si sentono i primi disturbi e non a livello preventivo. Nell’arco di una giornata è possibile prendere un massimo di 4 compresse. Assumere solo superati i 16 anni di età. In caso di gravidanza o allattamento è sempre bene consultare il proprio medico prima di qualsiasi assunzione.
Trattamento sintomatico del bruciore e dell'iperacidita' dello stomaco occasionali.
Ipersensibilita' accertata alla ranitidina o ai componenti della formulazione.
Adulti: assumere una compressa quando si avvertono i sintomi, sia di giorno che di notte. Nella maggior parte dei pazienti e' sufficiente il trattamento con 1 o 2 compresse al giorno. Possono essere assunte fino a 4 compresse nelle 24 ore. Non e' necessario assumere le compresse con il cibo. Sciogliere la compressa in un bicchiere d'acqua (circa 200 ml). Il farmaco determina un sollievo della sintomatologia fino ad un massimo di 12 ore. Insufficienza renale: puo' verificarsi un accumulo di ranitidina con conseguenti concentrazioni plasmatiche elevate ne pazienti con significativa insufficienza renale (livelli di clearance della creatinina minore di 50 ml/min). Si raccomanda che il paziente non assuma piu' di due compresse nell'arco delle 24 ore. Bambini: non e' raccomandato l'impiego nei bambini di eta' inferiore ai 16 anni.
Prima di iniziare la terapia in pazienti con ulcera gastrica o pazienti di mezza eta' o piu' anziani che presentino sintomi dispeptici di recente insorgenza o da poco modificati deve essere esclusa la possibile natura maligna dell'ulcera perche' il trattamento con un antagonista H2 -istaminico puo' mascherare i sintomi associati al carcinoma dello stomaco e puo' ritardarne percio' la diagnosi. La ranitidina viene eliminata per via renale, pertanto i livelli plasmatici del farmaco sono aumentati in pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina minore di 10 ml/min). In tali pazienti l'impiego non e' appropriato. Secondo rari reports clinici, la ranitidina puo' favorire il verificarsi di attacchi di porfiria acuta. Pertanto deve essere evitata la somministrazione in pazienti con anamnesi di porfiria acuta. In pazienti come gli anziani, soggetti con patologia polmonare cronica, pazienti con diabete o soggetti immunocompromessi, vi puo' essere un aumento del rischio di sviluppare polmonite acquisita in comunita'. Uno studio epidemiologico su larga scala ha mostrato nei pazienti ancora in corso di trattamento con antagonisti del recettore H2, rispetto a quelli che avevano interrotto il trattamento, un aumentato rischio di sviluppare polmonite acquisita in comunita' dell'1,82 (95% CI 1,26 -2,64). Si raccomanda un regolare controllo medico ai pazienti che assumono farmaci antiinfiammatori non steroidei in concomitanza al trattamento con ranitidina, soprattutto se anziani o affetti in precedenza da ulcera peptica. Prima di assumere il farmaco i seguenti pazienti devono consultare il medico: pazienti con grave insufficienza renale e/o epatica; pazienti sottoposti a regolare controllo medico; pazienti che assumano farmaci su prescrizione medica; pazienti di mezza eta' o piu' anziani che presentino sintomi dispeptici di recente insorgenza o da poco modificati; pazienti con perdita di peso non intenzionale che si accompagna a sintomi dispeptici; pazienti a rischio di sviluppare ulcera o affetti in precedenza da ulcera peptica (per esempio pazienti che assumono farmaci antiinfiammatori non steroidei). Le compresse effervescenti contengono 316 mg di sodio, pertanto deve essere usata cautela nei pazienti sottoposti a dieta iposodica. L'aspartame presente in questo medicinale e' una fonte di fenilalanina. Puo' essere dannoso per i soggetti affetti da fenilchetonuria. Per la presenza di sorbitolo i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, non devono assumere questo medicinale.
La ranitidina puo' influenzare l'assorbimento, il metabolismo e l'escrezione renale di altri farmaci. Pertanto a seguito dell'alterazione dei parametri farmacocinetici, puo' essere necessario o un aggiustamento del dosaggio del farmaco interessato, o l'interruzione del trattamento. Le interazioni con altri farmaci sono dovute a diversi meccanismi d'azione. >>Inibizione del sistema di ossigenasi a funzione mista legato al citocromo epatico P450: la ranitidina, a dosi terapeutiche standard, non potenzia l'azione dei farmaci che vengono inattivati da tale enzima, quali diazepam, lidocaina, fenitoina, propranololo, teofillina. Vi sono stati casi di alterazione del tempo di protrombina a seguito dell'assunzione di anticoagulanti a base di cumarina (per es. warfarin). A causa del basso indice terapeutico e' raccomandato uno stretto monitoraggio del tempo di protrombina durante il trattamento concomitante con ranitidina. >>Competizione per la secrezione tubulare renale: dal momento che la ranitidina e' parzialmente eliminata attraverso il sistema cationico, essa puo' influenzare la clearance di altri farmaci eliminati per questa via. Alte dosi di ranitidina (come ad esempio quelle usate nella sindrome di Zollinger-Ellison), possono ridurre l'escrezione di procainamide e N-acetilprocainamide comportando un aumento dei livelli plasmatici di questi farmaci.>>Alterazione del pH gastrico: il trattamento concomitante con ranitidina puo' influenzare la biodisponibilita' di alcuni farmaci, il cui assorbimento e' pH dipendente. Puo' verificarsi un aumento dell'assorbimento (come per esempio per farmaci quali triazolam, midazolam, glipizide) o una diminuzione dell'assorbimento (come per esempio per farmaci quali ketoconazolo, atazanavir, delaviridina, gefitnib). Pertanto puo' essere necessario il monitoraggio e la modifica del dosaggio di questi farmaci. Non c'e' evidenza di interazione fra la ranitidina e l'amoxicillina ed il metronidazolo. Se si somministrano alte dosi di sucralfato (2 g) contemporaneamente alla ranitidina, l'assorbimento di quest'ultima puo' essere ridotto. Tale effetto non si verifica se il sucralfato viene assunto a distanza di 2 ore.
La seguente convenzione e' stata usata per la classificazione degli effetti indesiderati: molto comuni (maggiore di 1/10), comuni (maggiore di 1/100, minore di 1/10), non comuni (maggiore di 1/1000, minore di 1/100), rari (maggiore di 1/10000, minore di 1/1000), molto rari (minore di 1/10000). Le frequenze degli eventi avversi sono state stimate in base ai dati di segnalazione spontanea successivamente all'immissione in commercio. >>Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto rari: modifiche nella conta delle celllule ematiche (leucopenia, trombocitopenia). Questi sono in genere reversibili. Agranulocitosi o pancitopenia, talvolta accompagnate da ipoplasia o aplasia midollare. >>Disturbi del sistema immunitario. Rari: reazioni di ipersensibilita' (orticaria, edema angioneurotico, febbre, broncospasmo, ipotensione, dolore toracico). Molto rari: shock anafilattico. I suddetti eventi sono stati riportati successivamente alla somministrazione di una singola dose. >>Disturbi psichiatrici. Molto rari: confusione mentale reversibile, depressione e allucinazioni. I suddetti eventi sono stati riportati soprattutto in pazienti gravemente ammalati e anziani. >>Patologie del sistema nervoso. Molto rari: cefalea, a volte grave, vertigini e movimenti involontari reversibili. >>Patologie dell'occhio. Molto rari: offuscamento reversibile della vista. Sono stati riportati casi di offuscamento della vista attribuibile ad alterazione nell'accomodazione. >>Patologie cardiache. Molto rari: come per gli altri antagonisti del recettore H2, bradicardia, blocco atrio-ventricolare e asistolia (solo per somministrazione parenterale). >>Patologie vascolari. Molto rari: vasculite. >>Patologie gastrointestinali. Molto rari: pancreatite acuta. Non comuni: dolore addominale, diarrea, stitichezza, nausea (questi sintomi quasi sempre migliorano nel corso del trattamento). >>Patologie epatobiliari. Rari: modifiche transitorie e reversibili dei test di funzionalita' epatica. Molto rari: epatite in genere reversibile (epatocellulare, epatocanalicolare o mista) con o senza ittero. >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Rari: rash cutaneo; Molto rari: eritema multiforme, alopecia. >>Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo. Molto rari: sintomi a carico dell'apparato muscolo-scheletrico quali artralgia e mialgia. >>Patologie renali e urinarie. Molto rari: nefrite interstiziale acuta; Rari: aumento della creatinina nel plasma (generalmente lieve; si normalizza nel corso del trattamento). >>Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto rari: impotenza reversibile. Sintomatologia mammaria come ginecomastia e galattorrea.
Gravidanza. La ranitidina attraversa la barriera placentare. Come per altri farmaci, la ranitidina deve essere usata in gravidanza solo se considerata essenziale e solo dopo aver consultato il medico. Allattamento. La ranitidina e' escreta nel latte materno. Come per altri farmaci, la ranitidina deve essere usata durante l'allattamento solo se considerata essenziale e solo dopo aver consultato il medico.
Buscopan Antiacido prezzo: € 5,90
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